Programma
Il virus Covid-19 è ancora tra di noi e la concreta possibilità di tornare alla vita normale è legata al successo della campagna vaccinale.
Caserta si è distinta per l’organizzazione degli hub distribuiti sul territorio e per la risposta massiccia dei cittadini. La collaborazione con le organizzazioni sanitarie e l’impegno delle forze armate e della protezione civile hanno consentito di ottenere un risultato eccezionale, collocando Caserta al primo posto per percentuale di cittadini vaccinati.
La pandemia ha dimostrato l’importanza di un sistema sanitario pubblico e della medicina del territorio. Nonostante i tagli indiscriminati che ha prodotto ritardi negli investimenti e obsolete le strutture relative all’edilizia sanitaria, possiamo dire che la sanità pubblica - grazie soprattutto alle persone che ci lavorano - ha superato brillantemente la prova.
Primo obiettivo del PNRR è quello di potenziare la medicina sul territorio. Il programma prevede la realizzazione di una Casa di Comunità ogni 20.000 abitanti e un potenziamento della Telemedicina, con particolare riferimento alla trasformazione digitale dei servizi domiciliari. A Caserta dovremo realizzare tre Case di Comunità che - d’intesa con le strutture sanitarie del territorio - proporremmo di collocare nel quartiere di Acquaviva, in uno dei borghi e nel centro storico.
Discorso a parte merita poi il Policlinico. Attraverso una stretta sinergia tra comune, Regione ed Università si sono potuti chiudere annosi contenziosi, riaprire il cantiere e rifinanziare l’opera. La nostra amministrazione ha completato le infrastrutture primarie e secondarie intorno al Policlinico e abbiamo già programmato la realizzazione di un Polo Tecnologico che contenga ricerca e attività produttive sanitarie, che costituisca cioè l’ossatura del più grande centro sanitario del sud, anche grazie alla realizzazione di case-comunità, per una sempre migliore offerta sanitaria al nostro territorio.
Anche l’Ospedale vedrà importanti interventi di riqualificazione. Grazie al PNRR sarà dotato di nuovi macchinari di ultima generazione, di un padiglione di medicina nucleare e di nuovo personale. Anche le residenze saranno ristrutturate e rinnovate.
Caserta, come molte città belle e accoglienti, è diventata negli ultimi anni meta di un particolare turismo giovanile, teso a trascorrere nel nostro centro storico e durante le ore serali, momenti di incontro e di festa. Questo afflusso di giovani ha preso il nome di “movida” e ha portato con se diversi problemi, a cominciare dalla gestione della quiete pubblica, la tranquillità dei residenti, costi di manutenzione aggiuntivi (traffico, rifiuti, sicurezza) che la comunità si domanda se sono davvero necessari.
Purtroppo, a questi temi di recente si sono aggiunti problemi più seri di sicurezza e di incolumità dei cittadini. I luttuosi episodi delle ultime settimane rimandano ad un tema più generale di sicurezza nei nostri quartieri, della libertà dei cittadini di poter muoversi tranquillamente lungo le strade del nostro comune, di poter consentire ai propri figli di vivere serenamente le loro relazioni e la loro attività.
Nelle situazioni di emergenza occorre rispondere con provvedimenti di emergenza. Bene ha fatto l’Amministrazione a limitare gli orari e il consumo di bevande alcoliche. Come è giusto impedire a facinorosi di entrare in città. Hanno contribuito alla sicurezza gli interventi strutturali eseguiti in questi anni, come una migliore illuminazione pubblica, la dislocazione di telecamere di sicurezza, il coordinamento costante con le forze dell’ordine.
Ma vi è un tema più generale a cui non possiamo sottrarci e riguarda la cultura della legalità, la collaborazione dei cittadini, il rispetto delle regole. La sicurezza è un bene prezioso e tutti sappiamo bene quanto sia prioritario fare in modo che in tutta la città, in ogni quartiere e in ogni strada di cui ha la responsabilità, i cittadini possano svolgere la loro vita tranquillamente e senza rischi per loro e le persone a loro care.
Dobbiamo difendere il bisogno profondo di libertà e sicurezza che anima la nostra comunità. Non ci sarà mai sicurezza per tutti se non sapremo essere rispettosi della libertà degli altri, che significa rispettare le regole, impegnarsi a far rispettare le regole, credere nelle regole che la comunità sceglie di darsi. Una comunità difende tutta insieme la propria sicurezza e la propria libertà. Altrimenti tutti insieme le perderemo.
Centinaia di ragazzi casertani hanno perso – come i loro coetanei in tutto il mondo – mesi di lezione, relazioni umane indispensabili per la loro crescita, il senso della libertà. E’ nostro dovere restituire loro quello che hanno perso in questi mesi. L’amministrazione uscente ha fatto – tra mille difficoltà - molte cose per le scuole casertane. Una rivoluzione ha interessato l’edilizia scolastica perché si sono seguiti tutti i filoni di finanziamento con la presentazione di decine e decine di progetti di riqualificazione sismica ed energetica che, oggi, consentiranno di avviare i lavori presso le scuole: - “Pietro Giannone” - “Generale Pollio” a San Benedetto - “Via Cilea” a Parco Cerasole - “Dante Alighieri” - Scuola in via Tifatina a S. Barbara - Scuola in ex via Falluti a Tuoro - Scuole di piazza Cavour a quartiere Tescione - Scuola di via D’Aquino a Casola - Scuola di via vaccheria a San Leucio. Il comune di Caserta è tra i primi in Campania nel Piano Triennale di Edilizia Scolastica per numeri di progetti e finanziamenti ottenuti che, nei prossimi anni, consentiranno di rigenerare tutto il patrimonio scolastico in città. Nel mese di agosto e settembre 2020 sono stati eseguiti i lavori di edilizia leggera nelle scuole per un ammontare di euro 400.000,00 (fondi del Ministero dell’Istruzione) al fine degli adeguamenti degli ambienti all’emergenza covid. Ma molto andrà ancora programmato nei prossimi anni, in particolare per gli asili nido, da aumentare di numero e di disponibilità, per il tempo pieno in ogni scuola di ordine e grado, per la lotta all’evasione scolastica, alla dispersione, all’analfabetismo di ritorno. Sappiamo già che nelle prossime settimane i cittadini e i loro ragazzi dovranno sopportare qualche altro disagio, ma contiamo di garantire un anno scolastico di ripresa piena. Condizione essenziale per poter dire che siamo sulla strada del ritorno alla normalità.
Per questo la scuola deve essere la priorità assoluta dell’azione di una amministrazione pubblica. E’ un impegno solenne che le generazioni più anziane devono prendere con i ragazzi da 0 a 18 anni, è un debito contratto che andrà onorato.
Tutti gli interventi, cantierati o progettati, riflettono una visione complessiva di sviluppo della città; Caserta ha uno dei maggiori attrattori turistico-culturali del Paese e dell’Europa, la grande Reggia, ma gode anche di una storia straordinaria raccontata dal suo territorio: dalla magia del Belvedere e dalle atmosfere medioevali di Casertavecchia, dalla straordinarietà, spesso misconosciuta, dei suoi Borghi e dei suoi Casali.
Caserta è per sua vocazione e per localizzazione geografica la porta del Sud e accoglie nel suo territorio, e nell’area vasta provinciale, una delle aree industriali più grandi d’Italia. Ecco, Caserta deve essere pronta per essere riferimento del territorio vasto e per farlo deve essere sempre più infrastrutturata ed efficiente per svolgere la funzione che le compete e fare da traino di sviluppo per l’intera provincia.
Per fare questo i prossimi cinque anni devono essere dedicati ad organizzare quella vasta rete di cantieri aperti, o in procinto di esserlo, e che produrranno una vera e propria rivoluzione infrastrutturale delle reti e degli impianti cittadini (strade, fogne, rete idrica, pubblica illuminazione, cimiteri, piste ciclabili, canile municipale, etc.).
A questo proposito è utile ricordare il finanziamento ottenuto per circa 50 mln di euro per la riqualificazione della rete idrica che ci permetterà di rivedere l’intera impiantistica idrica, impiantistica che abbiamo ereditato con perdite superiori al 40%. Inoltre, completeremo l’efficientamento già avviato della rete fognaria, con ulteriori finanziamenti già messi in campo. Così come per la Pubblica Illuminazione dove abbiamo giù speso circa 3,5 mln di euro in questi primi cinque anni. Questo però rappresenta solo un pezzo del lavoro programmatorio svolto e delle risorse già acquisite o in fase di acquisizione: riqualificazione del quartiere Acquaviva, riqualificazione del Borgo di Tuoro, Borgo di San Clemente, nuovi interventi per gli asfalti stradali, edilizia scolastica, Master Plain dell’Area Reggia e annessa programmazione viaria, Area Policlinico, Area Macrico, completamento Piste ciclabili e sviluppo della mobilità sostenibile (per inciso Caserta in questi cinque anni si è dotata di una rete di distribuzione elettrica per autoveicoli), sviluppo delle residenze e delle strutture universitarie per fare della Città un polo di riferimento di crescita scientifico-culturale e sociale per il mezzogiorno, riqualificazione del Cenobio di Sant’Agostino, apertura di nuovi assi stradali come quello di via Carcais, per il decongestionamento viario dell’area sud, o quello della bretella di San Leucio.
Tutto questo nel contesto di una programmazione urbana da organizzare, in quanto assente e col PUC Piano Urbano Cittadino) fermo da venti anni. In questa prima fase amministrativa abbiamo completato procedure bloccate da anni: sono stati approvato la parte Strategica del Piano, abbiamo portato a completato la aerofotogrammetria aggiornata ed il Piano di zonizzazione acustica, etc. Abbiamo approvato il Piano Definitivo-Strutturale, avviandole procedure per l’approvazione del PAEBA (Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche). A tale proposito abbiamo avviato una serie di progetti per l’abbattimento delle barriere architettoniche che ci consentirà, nella prossima consiliatura, di approvare un Piano generale sul tema.
Provvederemo, inoltre, al completamento del Piano sul Decoro Urbano attraverso un Piano Generale di riqualificazione dell’arredo del centro storico con i fondi della Programmazione Comunitaria 2021-2027. Nel triennio 2021-2024, grazie alla nostra azione, potremo investire circa 80 mln di euro, 20 annui programmati nel triennale, per la rigenerazione urbana e la riqualificazione del verde attraverso la realizzazione di impianti di irrigazione, puntuale e manutenzione e potatura degli alberi, con la realizzazione di una Foresta Urbana, la realizzazione di nuove aree gioco e villette comunali attraverso i fondi nazionali nella programmazione 2021-2024.
Abbiamo ottenuto un importantissimo finanziamento di complessivi 30 milioni per la rigenerazione urbana di Rione Acquaviva, con fondi del Ministero delle Infrastrutture su un Bando nel quale siamo stati valutati al primo posto per i Comuni al di sotto dei centomila abitanti e noni in assoluto, su 271 progetti presentati in totale. Grazie a questo miglioreremo la mobilità, riqualificheremo il decoro del quartiere, realizzeremo piste ciclabili, completeremo l’efficientamento energetico, miglioreremo cioè significativamente la vivibilità dell’intero quartiere.
Abbiamo approvato, dopo le sterili discussioni del passato, la realizzazione del Parco Urbano dei Colli Tifatini, Parco che costituirà, col contributo degli altri Comuni interessati, il più grande Parco verde cittadino campano, con le ex cave che dovranno completare la loro riqualificazione ambientale, e, attraverso la nuova programmazione comunitaria per l’agricoltura, far diventare quei luoghi davvero il futuro green, la missione verde, della nostra Città.
Ancora una volta l’attenzione dei cittadini sarà sul MACRICO. Anche in questo caso sappiamo cosa fare: attraverso i fondi nazionali di ripresa e resilienza, attiveremo le procedure già avviate dal Consiglio Comunale affinché l’area abbia funzioni speciali per la Città, con destinazione urbanistica F2, e con la realizzazione della più grane Foresta Urbana del territorio e la costituzione di un Parco a verde per l’arte della Città.
Abbiamo, poi, e per mettere in rete in modo sostenibile tutto questo, una programmazione complessiva di Piste ciclabili. Già, e per la prima volta, realizzate e già altre finanziate per circa 350.000 euro. Ma molto più faremo coi fondi sull’ambiente e sulla mobilità sostenibile, realizzeremo una concreta rete ciclabile a servizio di tutta la Città.
Molto è stato fatto, moltissimo vogliamo fare.
Dobbiamo proseguire nel miglioramento del servizio e nella crescita della raccolta differenziata che puntiamo a portare ad oltre l’80% nei prossimi anni. Questo vuol dire proseguire nell’implementazione delle isole ecologiche, che abbiamo già aumentato in numero considerevole nel corso dei primi cinque anni, lavorare alla cultura dell’ambiente che si traduce in comportamenti sani e in una città più pulita e vivibile.
Dobbiamo fare di più sul controllo ambientale: beninteso moltissimo si è fatto, soprattutto nel controllo del territorio grazie anche alla preziosissima collaborazione con le Istituzioni del Territorio, ma altro vogliamo realizzare partendo ad esempio dal controllo della qualità dell’aria e dalla cura del verde, cura reale, programmata, scientificamente realizzata. Per fare questo dovevamo costruire le condizioni economiche per farlo ed oggi, carte alla mano, possiamo dire di averlo realizzato e di poter affermare di essere pronti, grazie al nostro lavoro, per programmare con competenza il controllo e la gestione dell’ambiente nei prossimi cinque anni.
Continueremo con l’attività di messa in sicurezza idrogeologica già avviata grazie alla capacità di acquisizione di risorse regionali e nazionali.
Vogliamo continuare e rafforzare la rivoluzione intrapresa.
Perché di una vera rivoluzione culturale si tratta l’aver predisposto e approvato un Regolamento dei Beni Comuni, che fa oggi di Caserta un esempio in Campania e forse nell’intero mezzogiorno.
Ma si deve proseguire: migliorare il Regolamento alla luce dell’esperienza di questi anni, costruire e far crescere la Rete dei Beni Comuni come elemento di democrazia e di partecipazione concreta dei cittadini, liberare le innumerevoli e positive energie che i casertani hanno dimostrato di possedere prendendosi cura di decine di immobili e aree comunali, contribuendo alla loro cura e promuovendo sviluppo sociale e culturale.
Fare di questa Rete una gamba di supporto reale dell’azione amministrativa per la gestione e il mantenimento del patrimonio comune, in un quadro di sviluppo culturale e di iniziative sociali per la crescita della comunità casertana.
Porre, quindi, Caserta al centro di un dibattito, regionale e meridionale, che provi ad essere esempio di concreta realizzazione di modelli di partecipazione dal basso fattiva e positiva. Fatto in una Città media del Sud che può dimostrare di essere culturalmente avanzata e pronta per le sfide del futuro anche in termini di socialità, solidarietà, concretezza.
Lo sviluppo culturale e la valorizzazione dello straordinario patrimonio storico-architettonico della nostra Città sono stati primario obiettivo della nostra amministrazione. Abbiamo lavorato fattivamente per dare un’idea di sviluppo coerente e programmata. Basti pensare al Master Plan dell’area Reggia che, in piena coerenza col programma elettorale del 2016, ci ha visti dare a Caserta, per la prima volta nella sua storia, un’idea complessiva e innovativa di sviluppo di quell’ambito e di tutta la Città.
Dobbiamo rendere davvero internazionale la fruizione dei nostri Beni culturali e per questo abbiamo costituito un UFFICIO UNESCO e aderito all’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco alla quale oggi Caserta partecipa autorevolmente. Casertavecchia è stata riqualificata significativamente e oggi può essere offerta ai casertani ed ai turisti in una veste degna del prestigio che le compete. Il Belvedere rappresenta poi il fiore all’occhiello per Caserta, posta la straordinaria presenza del grande attrattore della Reggia, e deve essere valorizzato con specificità e impegno straordinario. L’amministrazione ha provveduto alla creazione di una Fondazione del Belvedere di San Leucio, totalmente pubblica ma aperta al contributo di soggetti privati, per poter costruire un percorso di valorizzazione e di programmazione in grado di fare del nostro monumento cittadino un patrimonio davvero riconosciuto a livello internazionale, così come merita per la sua bellezza, la sua storia, il suo valore sociale e culturale.
Abbiamo, seppur in momenti di grande difficoltà come la pandemia, continuato a lavorare per offrire una proposta degna di Caserta, e continueremo a farlo con la consapevolezza che dobbiamo fare della nostra città un polo culturale del Paese ed internazionale. Per farlo immaginiamo di sviluppare l’integrazione della Reggia con il tessuto urbano programmando, in sintonia col Ministero dei Beni Culturali, nuove modalità di accesso e fruizione del Palazzo e del Parco ed integrando questa offerta con quella del Belvedere, in un unicum storico e culturale straordinario. Opportunità che, insieme alle cose già programmate, dovranno giungere alla costruzione di un grande modello di proposta culturale che vada, senza dimenticare l’eccezionalità del territorio limitrofo, dalla Caserta medioevale, passando per la straordinarietà dei nostri borghi e casali, fino alla età d’oro borbonica e alla Caserta moderna, con la proposizione di eventi, festival e momenti in una unicità che dia a Caserta una dimensione europea ed internazionale.
Abbiamo però già fatto molto, basti pensare al rilancio della Biblioteca comunale, vera agorà culturale cittadina e alla riqualificazione di Sant’Agostino, che attendeva da troppi anni, e che costituirà una ulteriore decisiva opportunità di rilancio culturale e urbanistico della Città.
Anche in questo immaginiamo di coinvolgere sempre più il territorio ed anche in questo campo fare delle reti cittadine, prima tra tutte la Rete dei Beni Comuni, il volano di partecipazione e proposta che ci aiuti a crescere nella offerta culturale. Stesso discorso vale per il Turismo: partendo dalla cabina di regia costituita coi soggetti del territorio continueremo a mettere in rete arte, natura ed enogastronomia valorizzando l’infopoint già realizzato con regione Campania e l’app Caserta-tour che con la realizzazione della nuova segnaletica turistica ha fatto parte della programmazione 2016-2021.
Uno dei settori dove più chiara ci appare la necessità di uno straordinario impegno è proprio quello dei servizi sociali alla comunità. Questo perché oggettivamente abbiamo ereditato una situazione estremamente critica e le scarse risorse disponibili, nonostante il grande impegno profuso, non ha consentito di fare tutto quel che si sperava, e perché la pandemia ha slatentizzato ulteriormente difficoltà e problematiche prima in parte sopite.
Dobbiamo riconoscere che strumenti quali il Reddito di Cittadinanza hanno prodotto effetti positivi e calmieranti. Dobbiamo discuterne e migliorali dove possibile. Il lavoro fatto con gli strumenti emergenziali per il COVID-19, che ci hanno visto impegnatissimi, hanno dimostrato che significative risposte sono state date ai settori più deboli. Eppure, non ci consideriamo soddisfatti. Le opportunità che abbiamo saputo costruire nei primi cinque anni di amministrazione, e la grande esperienza che possiamo oggi mettere in campo, ci serviranno per lavorare sul personale necessario, sulla costruzione di una rete sociale in Città, sulla definizione di risposte per i più deboli (asili nido e scuole per l’infanzia, housing temporaneo per i senza tetto, sostegno alle disabilità e lotta alle discriminazioni, etc.), alla crescita della cultura sociale dell’integrazione.
Anche qui le risorse che arriveranno dall’Europa sono considerevoli: per l’abbattimento delle barriere sociali ed economiche, per la assistenza, sociale e medica, a distanza. Siamo pronti anche alla luce di una programmazione importante già svolta. Per farlo siamo convinti sia indispensabile dotarsi di un’Agenzia Speciale, ricca di competenze, sganciata dal Bilancio comunale, in linea con le programmazioni più moderne. Abbiamo iniziato il percorso, intendiamo completarlo nella prossima consiliatura.
I primi cinque anni dell’Amministrazione Marino hanno rappresentato una piccola rivoluzione nella definizione di regole comuni e condivise per il progresso culturale e sociale di Caserta. Sembra un’affermazione forte, forse per alcuni presuntuosi: ma, atti alla mano, non lo è. Senza grandi proclami demagogici abbiamo realizzato cambiamenti profondi e dotato la Amministrazione comunale e la Città di strumenti innovativi, moderni nel campo della convivenza civile, dell’integrazione, della organizzazione comunale.
Abbiamo già detto del Regolamento sui Beni Comuni, ma sono state prodotte, per la prima volta, altre azioni che hanno prodotto documenti fondamentali come:
- l’istituzione del Parco dei Monti Tifatini;
- il Regolamento sul benessere degli animali;
- il Regolamento sulla tutela e lo sviluppo del verde cittadino;
- il Disciplinare di gestione del canile municipale e del servizio di mantenimento e custodia degli animali di affezione vaganti sul territorio cittadino;
- l’istituzione del Catasto delle Aree percorse dal fuoco;
- la firma del Patto per una “Città delle Donne”, a difesa dei diritti e contro ogni violenza;
Contro ogni discriminazione e concretamente a fianco di tutte le realtà cittadine impegnate nel contrasto alla povertà e nell’assistenza ai più deboli: con la firma di accordi, con la messa a disposizione di spazi, con la firma di molteplici Patti di Collaborazione.
Ma vogliamo di più. Vogliamo che quell’enorme energia, di solidarietà, competenza, altruismo che Caserta ha sempre espresso e che esprime, cresca e si rafforzi in una diffusa pratica di buone azioni e di comportamenti migliori. Lo faremo non solo continuando sulla strada tracciata, ma rafforzando le azioni positive a tutela dei cittadini, in particolare più deboli o discriminati con azioni di accompagnamento e partenariato e, soprattutto, continuando nella definizione di regole (Regolamenti) utili a tutti noi per una crescita sociale e civile moderna.
La nostra Amministrazione è stata la prima a costituire il Centro Operativo Comunale di Protezione civile che già tanto ha fatto e operato nel corso dell’emergenza COVID.
Un’Amministrazione si misura sulla propria capacità economico-finanziaria, sull’attento utilizzo delle risorse, anche in termini di controllo e programmazione.
Nei primi cinque anni, pur con la spada di Damocle di un secondo, purtroppo inevitabile, dissesto possiamo dire di aver ribaltato il drammatico quadro ereditato.
Scelte difficili, che hanno comportato sacrifici anche peri cittadini nell’offerta di alcuni servizi, ma che ci consentono oggi di far viaggiare in sicurezza i conti comunali, programmare il rilancio e la ristrutturazione del personale e dei servizi, fare oggi di Caserta un Comune virtuoso anche nei pagamenti e nella credibilità, il tutto senza aver privato la Città della cura necessaria e garantendo tutte le attività.
Abbiamo migliorato enormemente ma ci impegniamo a fare di più: applicare un Bilancio Aperto in forma semplificata e facilmente accessibile ai cittadini, completare l’opera di risanamento, estinguere le passività ereditate, lavorare ad abbattere l’evasione tributaria, dato già enormemente migliorato in questi ultimi anni, programmare strumenti di controllo sempre più efficaci ed efficienti, partendo dalla rivisitazione regolamentaria già iniziata, per garantire al Comune di Caserta di uscire definitivamente e strutturalmente dalle criticità del passato. Tutto ciò nella consapevolezza che le risorse destinate agli Enti Locali dal Governo centrale si sono ridotte significativamente e, quindi, si rende indispensabile un sempre maggiore controllo della spesa, una sempre più efficace razionalizzazione degli interventi e una sempre maggiore efficienza della macchina comunale.
Un capitolo a parte merita la necessità di una forte innovazione informatica e tecnologica dell’Amministrazione comunale. La nostra amministrazione ha già immaginato e programmato interventi, che già prodotto opportunità di finanziamento concrete.
E’ nostra intenzione di lavorare fattivamente nei prossimi anni, grazie all’importante esperienza già acquisita in questi ultimi mesi, per utilizzare la grande opportunità messa a disposizione dai fondi europei per strutturare un’offerta ai cittadini di servizi tecnologicamente moderna ed avanzata. Così come abbiamo chiaro che la macchina comunale necessità di essere ammodernata anche da questo punto di vista attraverso più efficaci strumenti di controllo, efficienti sistemi di gestione e digitalizzazione dei documenti e delle procedure.
Questo produrrà semplificazione e velocizzazione nell’erogazione dei servizi, ad esempio per quelli demografici, urbanistici, per i servizi sociali, per le attività commerciali, per il settore economico-finanziario e dei tributi, etc. Una sfida di cui siamo consapevoli, che abbiamo già affrontato nei primi cinque anni di amministrazione e che siamo certi possiamo vincere nei prossimi.