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La rete dei beni comuni

Vogliamo continuare e rafforzare la rivoluzione intrapresa.

Perché di una vera rivoluzione culturale si tratta l’aver predisposto e approvato un Regolamento dei Beni Comuni, che fa oggi di Caserta un esempio in Campania e forse nell’intero mezzogiorno.

Ma si deve proseguire: migliorare il Regolamento alla luce dell’esperienza di questi anni, costruire e far crescere la Rete dei Beni Comuni come elemento di democrazia e di partecipazione concreta dei cittadini, liberare le innumerevoli e positive energie che i casertani hanno dimostrato di possedere prendendosi cura di decine di immobili e aree comunali, contribuendo alla loro cura e promuovendo sviluppo sociale e culturale.

Fare di questa Rete una gamba di supporto reale dell’azione amministrativa per la gestione e il mantenimento del patrimonio comune, in un quadro di sviluppo culturale e di iniziative sociali per la crescita della comunità casertana.

Porre, quindi, Caserta al centro di un dibattito, regionale e meridionale, che provi ad essere esempio di concreta realizzazione di modelli di partecipazione dal basso fattiva e positiva. Fatto in una Città media del Sud che può dimostrare di essere culturalmente avanzata e pronta per le sfide del futuro anche in termini di socialità, solidarietà, concretezza.

Il Programma