Il virus Covid-19 è ancora tra di noi e la concreta possibilità di tornare alla vita normale è legata al successo della campagna vaccinale.
Caserta si è distinta per l’organizzazione degli hub distribuiti sul territorio e per la risposta massiccia dei cittadini. La collaborazione con le organizzazioni sanitarie e l’impegno delle forze armate e della protezione civile hanno consentito di ottenere un risultato eccezionale, collocando Caserta al primo posto per percentuale di cittadini vaccinati.
Noi siamo per un uso massiccio del green pass. È uno strumento indispensabile per riprendere le attività essenziali come le lezioni in presenza, gli uffici pubblici, i servizi sanitari per tutte le categorie di malati, non solo per il Covid. Anche le attività legate alle attività turistiche e ricettive possono tornare alla normalità solo attraverso un sistema di controllo degli accessi. L’impegno e la collaborazione di tutti gli operatori è essenziale, il controllo deve andare pari passo con la collaborazione dei cittadini. La riprova è nel successo della campagna tra i ragazzi tra i 12 e i 18 anni, una lezione per tutta la comunità.
La pandemia ha dimostrato l’importanza di un sistema sanitario pubblico e della medicina del territorio. Nonostante i tagli indiscriminati che ha prodotto ritardi negli investimenti e obsolete le strutture relative all’edilizia sanitaria, possiamo dire che la sanità pubblica – grazie soprattutto alle persone che ci lavorano – ha superato brillantemente la prova.
Primo obiettivo del PNRR è quello di potenziare la medicina sul territorio. Il programma prevede la realizzazione di una Casa di Comunità ogni 20.000 abitanti e un potenziamento della Telemedicina, con particolare riferimento alla trasformazione digitale dei servizi domiciliari. A Caserta dovremo realizzare tre Case di Comunità che – d’intesa con le strutture sanitarie del territorio – proporremmo di collocare nel quartiere di Acquaviva, in uno dei borghi e nel centro storico.
Discorso a parte merita poi il Policlinico. Attraverso una stretta sinergia tra comune, Regione ed Università si sono potuti chiudere annosi contenziosi, riaprire il cantiere e rifinanziare l’opera. La nostra amministrazione ha completato le infrastrutture primarie e secondarie intorno al Policlinico e abbiamo già programmato la realizzazione di un Polo Tecnologico che contenga ricerca e attività produttive sanitarie, che costituisca cioè l’ossatura del più grande centro sanitario del sud, anche grazie alla realizzazione di case-comunità, per una sempre migliore offerta sanitaria al nostro territorio.
Anche l’Ospedale vedrà importanti interventi di riqualificazione. Grazie al PNRR sarà dotato di nuovi macchinari di ultima generazione, di un padiglione di medicina nucleare e di nuovo personale. Anche le residenze saranno ristrutturate e rinnovate.