Lo sviluppo culturale e la valorizzazione dello straordinario patrimonio storico-architettonico della nostra Città sono stati primario obiettivo della nostra amministrazione. Abbiamo lavorato fattivamente per dare un’idea di sviluppo coerente e programmata. Basti pensare al Master Plan dell’area Reggia che, in piena coerenza col programma elettorale del 2016, ci ha visti dare a Caserta, per la prima volta nella sua storia, un’idea complessiva e innovativa di sviluppo di quell’ambito e di tutta la Città.
Mettere insieme tutti i soggetti istituzionali interessati all’area e insieme costruire un progetto di infrastrutturazione funzionale alla crescita turistica, economica, culturale, sociale ha rappresentato una piccola rivoluzione che sta producendo i suoi risultati. La progettazione è avanzatissima, realizzata e propedeutica a opportunità di finanziamento, pubblico e privato, che potranno rappresentare, ancor più con l’idea in asse di funzionalizzazione universitaria e ambientale del Macrico, la vera svolta per Caserta.
Dobbiamo rendere davvero internazionale la fruizione dei nostri Beni culturali e per questo abbiamo costituito un UFFICIO UNESCO e aderito all’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco alla quale oggi Caserta partecipa autorevolmente. Casertavecchia è stata riqualificata significativamente e oggi può essere offerta ai casertani ed ai turisti in una veste degna del prestigio che le compete. Il Belvedere rappresenta poi il fiore all’occhiello per Caserta, posta la straordinaria presenza del grande attrattore della Reggia, e deve essere valorizzato con specificità e impegno straordinario. L’amministrazione ha provveduto alla creazione di una Fondazione del Belvedere di San Leucio, totalmente pubblica ma aperta al contributo di soggetti privati, per poter costruire un percorso di valorizzazione e di programmazione in grado di fare del nostro monumento cittadino un patrimonio davvero riconosciuto a livello internazionale, così come merita per la sua bellezza, la sua storia, il suo valore sociale e culturale.
Abbiamo, seppur in momenti di grande difficoltà come la pandemia, continuato a lavorare per offrire una proposta degna di Caserta, e continueremo a farlo con la consapevolezza che dobbiamo fare della nostra città un polo culturale del Paese ed internazionale. Per farlo immaginiamo di sviluppare l’integrazione della Reggia con il tessuto urbano programmando, in sintonia col Ministero dei Beni Culturali, nuove modalità di accesso e fruizione del Palazzo e del Parco ed integrando questa offerta con quella del Belvedere, in un unicum storico e culturale straordinario. Opportunità che, insieme alle cose già programmate, dovranno giungere alla costruzione di un grande modello di proposta culturale che vada, senza dimenticare l’eccezionalità del territorio limitrofo, dalla Caserta medioevale, passando per la straordinarietà dei nostri borghi e casali, fino alla età d’oro borbonica e alla Caserta moderna, con la proposizione di eventi, festival e momenti in una unicità che dia a Caserta una dimensione europea ed internazionale.
Abbiamo però già fatto molto, basti pensare al rilancio della Biblioteca comunale, vera agorà culturale cittadina e alla riqualificazione di Sant’Agostino, che attendeva da troppi anni, e che costituirà una ulteriore decisiva opportunità di rilancio culturale e urbanistico della Città.
Anche in questo immaginiamo di coinvolgere sempre più il territorio ed anche in questo campo fare delle reti cittadine, prima tra tutte la Rete dei Beni Comuni, il volano di partecipazione e proposta che ci aiuti a crescere nella offerta culturale. Stesso discorso vale per il Turismo: partendo dalla cabina di regia costituita coi soggetti del territorio continueremo a mettere in rete arte, natura ed enogastronomia valorizzando l’infopoint già realizzato con regione Campania e l’app Caserta-tour che con la realizzazione della nuova segnaletica turistica ha fatto parte della programmazione 2016-2021.